Uno dei pezzi forti della mitica elise sono i dischi in alluminio-ceramica.
Sicuramente sono particolari delicati, ma il risparmio di peso rispetto a dei componenti in ghisa è notevole e in una zona critica.
Primo i dischi ruotano, secondo i dischi sono parte integrante della sospensione: insomma duplice vantaggio!
E' vero che soffrono le temperature elevate però si deve anche tenere conto della loro durata quasi eterna: sono dati per oltre 100 mila miglia e
penso sia realistico dal momento che i miei al momento dell'acquisto della vettura a circa 66 mila km misuravano ancora tra 25,90 mm e 25,91 mm
a fronte di un disco nuovo da 26 mm e un limite di usura a 24,9 mm...
Vanno abbinati a specifiche pastiglie, anch'esse dalla durata particolarmente elevata.
Il proprietario precedente della mia elise ha tuttavia percorso circa 8 mila km con delle pastiglie non adatte e i dischi non paiono aver patito il trattamento.
Consiglio vivamente di aiutare il passaggio del calore dal disco al cerchio e al mozzo cospargendo le superfici di contatto con un prodotto contenente rame,
tipo Molykote Cu 7439 Plus o simili (avevo pensato alla pasta per i dissipatori della cpu dei pc ma non credo sia molto adatta a temperature nell'ordine dei 400 °C).
Ho provato a cospargere il disco anteriore sinistro su entrambi i lati mentre l'anteriore destro solo verso il cerchio: bene la differenza si sente anche appoggiando la mano!!
Il destro è molto più caldo che il sinistro segno che il calore non è stato trasferito al mozzo.
Insomma la pasta al rame funziona e anche molto bene.
Purtroppo i miei amati mmc in pista soffrono.
Ecco quindi dei simpatici dischi di ferraccio abbinati a rumorosissime pastiglie freni Carbone Lorraine.
Per tentare di nobilitare un po' la cosa la parte centrale dei dischi è in ergal... pochi grammi a fronte di un aumento di peso complessivo di oltre 12 kg!
L'idea dei dischi scomponibili non è mia e nemmeno il disegno! Le piste frenanti sono infatti di eliseparts mentre i mozzetti anteriori sono una mia copia di quelli di eliseparts che ho confinato al posteriore.
Avevo provato questo genere di dischi con delle Ferodo DS2500: un'ora di fila di pista con passeggero senza il minimo problema ma il feeling col pedale era proprio nullo!
Poi a freddo non frenavano una mazza.
Le Carbone Lorraine impressionano: si rodano in poche centinaia di metri!
Anche i tecnici Carbone Lorraine mi hanno confermato che le linee racing sia moto che auto richiedono 5 soli km di rodaggio.
Il consiglio è infatti un giro col 65% di pressione sul freno e poi via a fondo.
Devo dire che a caldo e a freddo frenano benissimo, ottima sensibilità e discreta potenza frenante.
Un problema e manco piccolo? Inutilizzabili su strada! Da 40 km/h a 0 fanno dei rumoracci micidiali.
Un vero peccato, sennò essendo gratis e ottime anche a freddo si potrebbero usare sempre!
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Così si presenta la pista esterna del disco anteriore sinistro.
La foto esalta la riga che in realtà non mi pare sconvolgente!
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La pista interna del disco è messa decisamente peggio: le zone chiare non promettono nulla di buono!
Però per ora il disco resiste bene segno che le scaldate non lo hanno danneggiato!
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I dischi mmc presentano due curiosi raccordi dove si originano quasi tutte le rotture.
Qui si vede il primo raccordo...
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...e qui il secondo! Costava studiare meglio queste due zone? Mettere un po' più di materiale no?!! Mah
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E' meglio pulire con molta cura il mozzo in modo che il contatto tra disco e mozzo sia perfetto
Poi la pasta al rame è fondamentale sennò allo smontaggio successivo il disco non si stacca nemmeno a martellate...
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Ispirandomi a Jean Pierre Jay ho inserito delle rondelle per distanziare le pinze ad attacco radiale dai dischi.
La versione originale è veramente a rischio, col disco che tocca quasi la pinza. E infatti la mia pinza presentava diversi segni di contatto...
Io ho fatto i distanziali da 1,5 mm in modo da far lavorare la pastiglia al limite estremo del disco
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Queste sono le pastiglie originali anteriori che mi ha spedito gentilmente Cristiano
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Si osservi come si è consumato bene il materiale di attrito: non si sono zone surriscaldate, parti strappate...
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Le pastiglie originali lotus hanno il tipo codice che inizia con BXD
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Ecco le pastiglie endurobrake: a nuovo le anteriori hanno 10 mm di materiale di attrito, le posteriori 7 mm
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Il disco anteriore sinistro riporta il codice A384...
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...mentre l'anteriore destro A418.
Cosa vorrà dire? Partite di dischi diverse?
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Il tutto il loro splendore ecco dischi e pastiglie.
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Un regalino: set di pastiglie Carbone Lorraine.
Sembrano poco curate nella realizzazione ma frenano da paura, si rodano in 500 metri e...
fanno un rumore pazzesco da 40 km/h a zero!
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Piste frenanti eliseparts forate e baffate: pesantissime!
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Per dare l'idea di leggerezza fanno il centro in ergal!
Capirai: qualche grammo risparmiato contro 20 kg aggiunti alla macchina completa!!
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Limite di usura e qualche altra scrittina...
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La mia copia della flangia di eliseparts. Ottimo ergal e super trattamento di ossidazione dura.
Oltre ad essere veramente duro ha dei riflessi spettacolari tra il marroncino e il verde!
Ovviamente mi è scappato un errore nel disegno e quindi nel pezzo: il mega smusso centrale c'è da entrambi i lati, pazienza!
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La versione eliseparts usa della viteria in inox con degli stranissimi dadi autobloccanti.
Io ho trovato delle ottime viti classe 10.9 con dadi flangiati e frenati.
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Pronti per assiemare i mozzi con le piste frenanti.
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Non c'è storia: la mia versione è iper figa rispetto a quella di eliseparts!
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Il risultato di tanto sforzo...
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Tutto ha origine dalla super pompa dell'elise.
L'assenza di servofreno aiuta molto il feeling col pedale.
Peccato che la pompa non sia un esempio di simmetria costruttiva!
Comunque una pulitina e una verniciatina ed ecco che sono pronti all'uso...
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Ecco un tubo in treccia.
Osservare la protezione gommosa che ho fatto con le mie manine tagliando un tubo a spirale!
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Un po' di colla per vincolare bene le estremità della protezione
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Per i tubi anteriori va ricavata (se non presente come sulle primissime elise prodotte) una feritoia nella vtr nera in zona raccordo tubo rigido-tubo flessibile.
Io non l'ho ricavata e infatti ho tirato diversi porchi per montare il tutto!!
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Le prime elise come la mia erano dotate di questo simpatico tubo di rilsan rosso: inutile dire che non è proprio il materiale adattto...
Cambiare questo pezzo è un vero caos! Lavorate in due persone e con molta pazienza.
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Il tubo con calza metallica è veramente caotico da trovare: non è infatti un diametro comunissimo anzi in pratica viene impiegato solo per
gli azionamenti delle frizioni! E dunque non si trova facilmente...
Anche su questo tubo ho applicato una guaina protettiva.
E' fondamentale visto che il tubo è a contatto con diverse parti critiche tipo il tubo del refrigerante in alluminio nella zona del vano motore
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